Costo per la guida:
€ 85,00 / max 30 persone per guida
Ticket d’ingresso Museo Antiquarium escluso:
– Intero/Comitive: € 2,00
All’interno dell’antico hospitalis de Stabio, un complesso di edifici che in epoca medievale offriva ricovero ai pellegrini e viandanti che percorrevano l’antica via Regina, si visita anzitutto l’Antiquarium dell’Isola Comacina, dedicato a “Luigi Mario Belloni e Mariuccia Zecchinelli”, il museo dove sono riuniti i reperti archeologici ed i manufatti artistici provenienti dai diversi siti dell’Isola Comacina e del territorio di Ossuccio.
Attraverso l’esposizione dei reperti più significativi rinvenuti negli scavi archeologici – frammenti di decorazione architettonica provenienti dagli edifici ora scomparsi, diverse iscrizioni sia di età romana che paleocristiana, resti di affreschi che ornavano le antiche chiese, e più di 200 oggetti di uso quotidiano (piatti e vasi in ceramica, frammenti di calici in vetro, monete, strumenti da lavoro e oggetti ornamentali) – si percorre un itinerario ricco di mistero e di antichità, con il supporto della guida che espone con l’ausilio di pannelli didattici e di apparecchi multimediali innovativi (videoschermo, iPad), approfondendo così le radici del passato di questo territorio che fu di cruciale importanza nell’antichità e per il quale le ricerche sono ancora in corso.
Quindi visita delle mura medievali e della chiesa di S. Maria Maddalena, famosa per gli elementi architettonici tipicamente di stile Romanico Comasco (pietra locale, elementi decorativi come gli archetti pensili..),per le porzioni di affreschi all’interno di epoca antica e per il curioso campanile in stile pseudo-gotico che svetta imperioso, qualificandosi come l’elemento – simbolo del Lago di Como.
Si attraversa un tratto dell’antica Via Regina giungendo alla Chiesa di S. Giacomo, caratteristica per la posizione a lago (le due arcate che sostengono l’edificio sono appoggiate sulle acque del lago) e per il campanile a vela. La datazione della chiesa risale tra il X e il XII secolo, come anche le porzioni di affreschi all’interno facenti parte con ogni probabilità ad un ciclo di scene bibliche. Ancora ben visibile l’affresco di S. Cristoforo.