Basilica di Sant’Eufemia
Identificazione
I resti che vediamo dinnanzi a noi appartengono alla chiesa fondata nel 1031 dal vescovo di Como Litigerio (l’atto di fondazione ci è stato tramandato dalle fonti storiche) e distrutta dai Comaschi nel 1169. Le indagini archeologiche hanno evidenziato, sotto l’area della navata, la presenza di un precedente edificio religioso, di età paleocristiana-altomedievale, e resti più antichi, riferibili a età romana.
Campagne di scavo
I resti della chiesa furono riportati alla luce nel 1913 da U. Monneret de Villard rimuovendo uno strato di cinque metri di terra e detriti. Successivamente furono indagati tra il 1958 ed il 1969 da L. M. Belloni che identificò il portico addossato alla facciata e raggiunse i livelli precedenti alla fase romanica.
Descrizione
L’edificio di età romanica era una grande basilica (m 22 x 62) a tre navate, separate da pilastri ottagonali in muratura e terminanti in tre absidi semicircolari rivolte a Est. Il presbiterio sopraelevato era raggiungibile tramite una scala centrale di 9 gradini, affiancata da due scale laterali più piccole, che scendevano alla cripta. L’abside di sinistra è ad una quota più alta a causa della conformazione rocciosa del terreno, mentre quella di destra si trova allo stesso livello delle navate.
Un atrio con portici, fittamente occupato da sepolture, precedeva la facciata, e nell’ala sinistra di esso una scalinata collegava la chiesa con il soprastante complesso di S. Giovanni e dell’Aula Battesimale Biabsidata.
Al centro del muro corrispondente alla facciata è ancora visibile la soglia in granito della porta d’entrata. All’interno la chiesa doveva essere intonacata e dipinta, come attestato dai frammenti rinvenuti da Monneret de Villard, che cita materiali con decorazioni geometriche, a fasce rosse su fondo giallo e con elementi vegetali; due frammenti di volti appartenevano probabilmente a figure di santi.
Reperti
Alcuni reperti provenienti da quest’area sono conservati nell’Antiquarium: blocchi di cornici marmoree di età romana; frammenti di iscrizioni romane e paleocristiane; frammenti di intonaco dipinto della chiesa romanica.
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