L’Isola Comacina, unica nel suo genere, ha avuto un ruolo cruciale come centro politico, militare e religioso nell’epoca romana e soprattutto nel periodo altomedievale. La sua storia è caratterizzata da eventi drammatici, tra cui la devastazione del 1169, il suo “annus horribilis“. In quell’anno, l’isola fu rasa al suolo dalle truppe comasche, alleate con l’imperatore Federico Barbarossa, che ne provocarono il rapido declino e, nei secoli successivi, un quasi totale stato di abbandono.
Oggi, l’Isola Comacina è un sito archeologico di straordinario valore, rinomato per il suo patrimonio artistico e culturale, che racconta le vicende di un passato affascinante e complesso. Con l’avvio delle campagne di scavo del XX secolo, prima condotte dall’archeologo Ugo Monneret de Villard (1914) e successivamente da Luigi Mario Belloni (1958-1978), l’isola ha riscoperto e consolidato la propria identità storica. Gli scavi hanno riportato alla luce strutture e reperti altomedievali di rilevanza, che rendono oggi l’Isola Comacina uno dei siti archeologici più significativi dell’Italia settentrionale.
La rinascita dell’isola è avvenuta anche attraverso la realizzazione delle tre Case per Artisti, progettate in stile razionalista dall’architetto Pietro Lingeri negli anni Trenta, pensate per ospitare e ispirare creativi. Queste case simboleggiano la rinnovata vocazione artistica e culturale dell’isola, che ancora oggi ne rappresenta il cuore.
Il Museo Antiquarium di Ossuccio, intitolato ai coniugi Luigi Mario Belloni e Mariuccia Zecchinelli, rappresenta una tappa introduttiva essenziale per scoprire l’affascinante storia dell’Isola Comacina. La sua ricca collezione di reperti archeologici di grande valore, tra cui resti di colonnati romani e tracce di insediamenti paleocristiani, racconta l’evoluzione millenaria dell’isola e ne svela i legami con le antiche civiltà.
Situato nell’antico complesso dell’Hospitalis de Stabio, risalente almeno al XII secolo, l’edificio che ospita il museo fu in origine un luogo di accoglienza per poveri e pellegrini. Questo storico rifugio, gestito dalla famiglia Giovio e ufficialmente riconosciuto nel 1496 da Papa Alessandro VI, conserva tutt’oggi l’atmosfera e il fascino della sua epoca.
Ristrutturato per ospitare conferenze e attività didattiche, il museo preserva intatti diversi elementi architettonici originali e tracce decorative storiche. Moderni servizi come una reception, un bookshop e spazi multimediali offrono ai visitatori l’opportunità di approfondire la straordinaria storia dell’isola e del territorio circostante.
Il Parco Archeologico dell’Isola Comacina offre un viaggio nel tempo attraverso le vestigia di un passato straordinario. Un tempo centro di attività militari e religiose durante l’epoca romana e altomedievale, l’isola custodisce oggi un ricco patrimonio archeologico di grande rilevanza.
Passeggiando nel parco, i visitatori possono esplorare i resti della Basilica di Sant’Eufemia, di cui si conserva la suggestiva cripta, e le tracce murarie della chiesa dei Santi Faustino e Giovita, che raccontano storie affascinanti di fede e devozione. Lungo il percorso si trovano inoltre i resti della Chiesa di San Pietro in Castello, che faceva parte delle strutture fortificate dell’isola, e della Chiesa di Santa Maria col Portico, situata in una posizione panoramica che domina il paesaggio circostante.
Un altro elemento di grande interesse è la Casa Torre, una struttura medievale che, oltre ad avere funzioni abitative, svolgeva un ruolo difensivo per la comunità isolana. Non mancano, infatti, resti di antiche mura difensive e strutture fortificate, testimonianza del passato turbolento dell’isola.
L’importanza di questi ritrovamenti si estende a numerosi reperti romani e paleocristiani, tra cui mosaici, frammenti architettonici, e l’aula battesimale biabsidata, che testimoniano il forte legame dell’isola con la cultura classica e le sue origini.
Alcuni ritrovamenti rilevanti includono un colonnato marmoreo di epoca romana, visibile sotto il pavimento della chiesa di San Giovanni Battista, e un basamento di torre che probabilmente fungeva da campanile per la Basilica di S. Eufemia. L’area lacustre che circonda l’isola è stata oggetto di ricerche subacquee, portando alla luce numerosi reperti e aggiungendo un ulteriore livello di comprensione alla storia complessa dell’isola.
Ogni angolo del parco invita a scoprire e riflettere sulla ricca eredità culturale dell’Isola Comacina, rendendola una tappa fondamentale per chi vuole vivere un’esperienza unica tra storia e arte, in uno dei luoghi archeologici più suggestivi del nord Italia.
La Chiesa di San Giovanni sull’Isola Comacina è un autentico scrigno di storia. Su quest’area, già occupata in epoca romana da un edificio (forse villa o santuario), fu costruita una piccola chiesa altomedievale, distrutta nel 1169 dai Comaschi alleati di Federico Barbarossa. Gli scavi condotti tra il 1958 e il 1963, e successivamente da Luigi Mario Belloni, hanno rivelato le murature di questa chiesa e delle successive edificazioni. Nel corso dei secoli, la chiesa si trasformò in un oratorio, e nel XVII secolo venne ricostruita come una chiesa a tre navate, con abside rettangolare e torre campanaria (1670-75).
Nel 1998-99 furono eseguiti rilievi archeologici e saggi prima del restauro, che venne completato nel 2008 nell’ambito del progetto “Magistri Comacini”. Dopo il restauro, la chiesa è stata riconsacrata e riaperta al culto, permettendo ai visitatori di immergersi nella sua affascinante storia e nel panorama del Lago di Como.
Le Case per Artisti dell’Isola Comacina, costruite nel 1940 su progetto dell’architetto Pietro Lingeri, rappresentano un importante punto di riferimento culturale e artistico. Inizialmente concepite per ospitare artisti italiani e belgi, sono una reinterpretazione razionalista dell’architettura vernacolare lariana, con elementi modernisti che si mescolano alla tradizione locale. Il progetto originale risale al 1920, quando l’isola venne affidata all’Accademia di Brera.
Dopo un lungo periodo di abbandono, le Case sono state restaurate tra il 2009 e il 2010, restituendo loro l’aspetto originale, pur con i necessari adeguamenti funzionali. Oggi ospitano residenze per creativi e accolgono eventi culturali, mostre e workshop, rendendo l’isola un vivace palcoscenico per l’arte contemporanea. Queste strutture sono non solo un tributo all’arte, ma anche un invito a esplorare il legame tra natura e creatività.
Aperta da maggio a fine ottobre,
tutti i giorni, dalle 10:00 alle 18:00
Si avvisa la gentile clientela che ristorante, bar e servizi igienici sono chiusi a tempo indeterminato.
Aperto da maggio a fine ottobre
da giovedì a domenica, 11:00 – 17:00
L’Isola Comacina è un parco archeologico e naturale: è necessario l’acquisto di un biglietto di ingresso, prezioso contributo per la conservazione di questo patrimonio.
Per la visita dell’Isola e del Museo Antiquarium è previsto il pagamento di un TICKET D’INGRESSO acquistabile direttamente presso l’Antiquarium (comprensivo dell’ingresso al Museo) o direttamente presso la biglietteria automatica sull’Isola (con pagamento solo tramite carte).
Sono previste sanzioni per chi ne sarà trovato sprovvisto.
L’Isola è raggiungibile in battello, usufruendo dei servizi della Navigazione Lago di Como.
Per informazioni: navigazionelaghi.it
Può essere utilizzato anche un servizio di taxi boat privato.
Per informazioni: boatservices.it
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